FIA F2 | Monaco, gara 2: Hubert domina ma vince al fotofinish. De Vries nuovo leader, male Ghiotto

La cronaca della Sprint Race di Monaco

Un finale al fulmicotone caratterizza la sprint race del GP di Monaco di Formula 2. Vince il rookie Hubert su Deletraz, de Vries conquista la leadership in classifica. Ritiro per Ghiotto
FIA F2 | Monaco, gara 2: Hubert domina ma vince al fotofinish. De Vries nuovo leader, male Ghiotto

Il weekend della Formula 2 a Monaco si conclude con una Sprint Race dominata senza troppi patemi d’animo da Anthoine Hubert, che dalla pole position conduce una gara sempre in testa. Il pilota del team BWT Arden (primo rookie in stagione ad ottenere una vittoria) ha comunque trovato degli avversari degni di questo nome, come Louis Delétraz, secondo al fotofinish, e Guanyu Zhou, terzo.

FIA Formula 2, GP Monaco: de Vries nuovo leader, disastro Ghiotto

Un podio racchiuso in meno di un secondo, segno di una battaglia molto concentrata nelle posizioni di testa e in cui si aggiunge anche Artem Markelov, tenace nel tentare l’assalto alla terza posizione ma che si ferma poi al quarto posto, a 2,4 secondi di ritardo. Questi quattro piloti hanno condotto una gara a sé stante, distaccando il resto del gruppo in cui troviamo anche Nick de Vries, che per effetto del suo settimo posto e contestualmente del decimo occupato alla fine da Nicholas Latifi supera quest’ultimo in classifica (tra i due c’era giusto la differenza di un punto prima della Sprint Race) ed è il nuovo leader provvisorio del campionato.

Per Luca Ghiotto la due giorni monegasca è stata un disastro: dopo la squalifica in gara 1 arriva il ritiro nella manche di oggi, come vedremo nella cronaca (in cui parleremo anche degli altri quattro piloti costretti alla resa). L’italiano conclude la spedizione nel Principato con uno score di zero punti, cosa che rende più complicato difendere il suo terzo posto nella classifica generale (figurarsi poter sperare, per ora, di salire al secondo).

FIA Formula 2, GP Monaco: la cronaca della Sprint Race

Anthoine Hubert scatta dalla prima fila per effetto della griglia invertita e parte subito con il vento in poppa per mantenere la posizione: alle spalle del pilota di BWT Arden si fa largo Guanyu Zhou, che duella con Artem Markelov per la terza posizione (rischiando pure l’incidente per una frenata roccambolesca). Ralph Boschung mette nel mirino il piazzamento di Sergio Sette Camara, mentre arriva la prima penalità: tocca a Mahaveer Raghunathan, che paga 10 secondi per aver tagliato una curva e aver giovato di un piccolo vantaggio sugli avversari.

Monaco non porta benissimo a Tatiana Calderon, che dopo il testacoda in Gara 1 innescato da Mick Schumacher impatta contro un muro nella curva 5, il Mirabeau. Entra in pista perciò la safety car, con Hubert che mantiene la testa e sigla pure il miglior tempo sul giro. Si ricomincia al giro 5 con il pilota di BWT Arden sempre in testa, con dietro di lui Louis Delétraz e Zhou. Hubert è scatenatissimo e continua a segnare tempi notevoli, ma la sua cavalcata subisce un nuovo stop per un contatto tra le monoposto di Luca Ghiotto, che partiva dalle retrovie, e Raghunathan: quest’ultimo viene infilato dal pilota italiano nel tentativo di firmare un sorpasso ma viene invece spedito verso le barriere. Corsa nuovamente neutralizzata ed intervento della seconda safety car: sancito il triste epilogo del weekend monegasco di Ghiotto, che finisce pure sotto investigazione assieme al collega di MP Motosport.

Si riannoda il discorso della gara al giro 9, con Hubert che riparte sempre dalla testa della corsa. Nel giro successivo Boschung è costretto alla resa per problemi al motore della sua monoposto, mentre Delétraz tenta l’allungo sul battistrada Hubert. Anche Markelov prova un assalto, in questo caso ai danni di Zhou, terzo dietro lo svizzero e il francese. Nel frattempo Nobuharu Matsushita arretra dalla sesta alla nona posizione, favorendo Nick de Vries e Nikita Mazepin: l’olandese riesce poi a superare il russo.

Siamo al giro 18, ed ecco sventolare la bandiera gialla per un contatto tra la monoposto di Giuliano Alesi e Sean Gelael, con quest’ultimo che non azzecca la frenata e tampona la vettura del figlio d’arte. Subentrano i commissari di pista per rimuovere la monoposto di Alesi e si riparte quasi subito con la gara, con la testa della corsa rimasta immutata (e con Gelael punito con un drive through: ripartirà dal quindicesimo posto).

Siamo alle battute finali, con de Vries che si incaponisce per soffiare la sesta posizione occupata da Sette Camara, Markelov che fallisce l’incursione al terzo posto di Zhou e il terzetto di testa chiuso in uno spazio cronometrico molto stretto. Il russo di MP Motorsport continua a spingere per avvicinarsi sempre di più alla zona podio, e si forma così un quartetto di testa che distacca il resto del gruppo (Dorian Boccolacci, per dire, è quinto a dieci secondi dai quattro). Delétraz ci crede sino alla fine e costringe al fotofinish il rivale Hubert: ma quest’ultimo riesce a conquistare la vittoria pur appaiato con lo stesso tempo del secondo classificato. Terzo posto per Zhou a 9 decimi, quarto per Markelov.

Boccolacci si conferma quinto, e qui i distacchi iniziano a salire: 13,6 i secondi dal primato per il pilota di Campos Racing. Sesto Sette Camara, settimo de Vries, ottavo Mazepin. La top ten si chiude con Matsushita, nono, e Nicholas Latifi. Undicesimo Schumacher, ritiri per Alesi, Boschung, Calderon, Raghunathan e Ghiotto.

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